La Romagna in un piatto in bordo, i Passatelli!

I passatelli sono una delle più classiche minestre in brodo diffuse sia in Emilia-Romagna che nelle Marche.

Le origini non sono molto ben definite né documentate, ma seppur citato nel ricettario dell’Artusi, derivano probabilmente da una minestra di origine romana/marchigiana chiamata “stracciatella”, che con essa condivide molti ingredienti ma è di differente fattura finale. Questo piatto veniva consumato nelle occasioni speciali e durante le feste, tranne che il Natale dove si consumavano i cappelletti in brodo. Vi parleremo anche di cappelletti! 🙂

La versione romagnola col tempo arrivò anche in Emilia ed è a Modena che con l’aggiunta di ingredienti tipici modenesi, tale versione risulta leggermente più raffinata e saporita.

I passatelli nascono in campagna, dove l’azdora preparava la forma finale del passatello utilizzando uno strumento particolare noto con il nome di “ferro per i passatelli”.

La ricetta originale romagnola, dove vengono chiamati “passadei”, prevede l’uso del pane, che col tempo è divenuto pan grattato, di grana padano grattugiato, uova e scorza di limone per insaporirlo.

Scopriamola insieme così anche a casa vostra un buonissimo piatto di passatelli non potrà mai mancare!

Ricetta originale romagnola dei passatelli in brodo

Ingredienti per 4 persone:

  • nr.3 Uova di gallina
  • 150gr di Parmigiano grattugiato
  • 150gr di Pangrattato fine
  • metà della scorza grattugiata di un limone (non trattato)
  • noce moscata q.b.
  • Sale e pepe q.b.

Preparazione:

Porre su una spianatoia ( in alternativa una ciotola capiente ) il pane grattato a fontana e rompere al centro della buca ricavata le 4 uova, aggiungere il parmigiano, una grattata di noce moscata, la scorza del limone, sale e pepe q.b.

Aggiungere poi un mestolino di brodo ed amalgamare con le mani gli ingredienti fino ad ottenere un impasto compatto. Regolate di pan grattato e di brodo per ottenere una miscela compatta.

Tale impasto va fatto riposare per circa 2/3 ore a temperatura ambiente, durante tale tempo l’impasto va lavorato di nuovo a mano ogni 20-25 minuti per renderlo elastico e consistente ed evitare che poi il passatello si disfi nel brodo. Ad impasto pronto mandare in ebollizione il brodo.

Una volta pronto l’impasto, si creano delle palline e si inseriscono dentro lo schiaccia patate a fori larghi (circa 5mm). Schiacciando si ottengono dei filamenti rugosi e consistenti che vanno fatti adagiare sulla spianatoia leggermente infarinata, per evitare che si attacchino al legno e successivamente metterli in brodo adagiandoli lentamente per non romperli o farli disfare.

Per chi è più pratico si possono fare cadere direttamente in pentola dove bolle il brodo. Appena il passatello affiora in superficie è cotto.

Il brodo per la tradizione è fatto con brodo di carne, ma per chi preferisce un brodo vegetale o di pesce può sempre optare per tale variante.