Sant’Agata Feltria

Sant’Agata Feltria, paese dell’entroterra riminese a circa un’ora d’auto da Miramare, è situata sulle colline del Montefeltro a confine fra Marche e Romagna

L’aspetto fiabesco, con la sua Rocca delle Fiabe, rende questo paese uno dei più particolari del Montefeltro offrendo ai visitatori itinerari culturali, naturalistici, spirituali e gastronomici favolosi.

Le origini della città sono antichissime; già abitata dagli Umbri, nei secoli successivi appartenne a vari feudi, fra i quali i Malatesta, i Montefeltro e poi ai Fregoso che diedero il nome alla rocca costruita verso il X secolo e restaurata da Francesco di Giorgio Martini nel 1474.

Oltre alla Rocca, Sant’Agata conserva diversi edifici di alto valore storico, tra cui il convento e la chiesa di San Girolamo e soprattutto conserva uno dei teatri più antichi delle Marche, il teatro Angelo Mariani.

“Cosa Visitare”

Pur essendo incerta la data di costruzione della Rocca, è documentabile che i Conti di Bertinoro fecero eseguire importanti lavori di ristrutturazione ed ampliamento nella seconda metà del Secolo XI. Estinti i Conti di Bertinoro, nel 1177 ritornò sotto il dominio degli Arcivescovi ravennati. In seguito appartenne ai Faggiolani, ai Guidi, ai Tarlati, ai Brancaleoni, ai Malatesta ed ai Montefeltro. Dopo essere divenuta una signorile residenza grazia alla dinastia dei Fregoso, nel 1660 la Rocca ritornò sotto il domino della Chiesa; negli ultimi due secoli la Rocca venne adibita a Convento dei Frati Minori Conventuali, a edificio per le scuole superiori di ginnasio, a prigione mandamentale, a Pretura ed infine ad abitazione civile.

Al suo interno ospita il Museo della Rocca delle Fiabe dove di regola vengono svolte visite guidate dal punto più alto della costruzione per poi scendere; il percorso parte da una sala dove vengono proiettati documentari rappresentanti tutti i dettagli riguardanti il mondo fiabesco.

Nella stanza di Cenerentola viene trattato il tema delle fanciulle perseguitate, sempre presenti in ogni fiaba, ma come per ogni vittima maltrattata da streghe o matrigne c’è sempre uno splendido lieto fine. Una teca laterale protetta ed illuminata custodisce come uno scrigno, la scarpetta preziosa donata dal museo Ferragamo.
La biblioteca virtuale vi permetterà di sfogliare un prestigioso volume di fiabe e, nella stanza successiva, potrete osservare il Solitario Castellano immerso nei pensieri della sua profonda solitudine.Al primo piano troverete sviluppate su quattro stanze, il quadro del “viaggiatore incantato” che a bordo di un pittoresco veliero precisamente attraverso immagini e filmati che scorrono sull’oblò della valigia vi trasporteranno nel mondo della fiaba; dalla fiaba dell’isola del tesoro al piccolo principe.

Come già citato nella storia, l’altra struttura di particolare importanza è il Teatro Angelo Mariani, costruito completamente in legno, ricavato pochi anni dopo la costruzione dell’edificio del Palazzo della Ragione. Nel 1743 iniziarono i lavori di costruzione dei primi due ordini di palchi ad opera delle famiglie nobili del paese e terminati nel 1753 con anche la realizzazione del terzo ordine, ad opera di Giovanni Vannucci. La struttura raggiunse una notevole importanza nel ‘900 con la rappresentazione di Rigoletto di Giuseppe Verdi, senza dimenticare la registrazione RAI della Divina Commedia con protagonista Vittorio Gassman.

Una curiosa particolarità presente nel centro storico è il “percorso delle fontane”, un itinerario alla scoperta delle tre fontane opera di artisti moderni e contemporanei; iniziando dalla “Fontana a chiocciola”, ideata da Tonino Guerra e composta da oltre 300.000 tessere in mosaico policrome e dorate. I lavori di realizzazione hanno avuto la durata di quattro mesi ed è posizionata lungo la scalinata che unisce il borgo a Piazza Martiri d’Ungheria.

Andando verso Rocca Fregoso, precisamente in Piazza Fabbri, trovate la ” Luna nel Pozzo” , un’antica fontana del 1800 ricavata scavando in una piccola grotta nel muro del castello per sostituire una vecchia fonte non più usata e diventare così la fontana più importante del paese.

La terza ma non di importanza è la fontana che prende il nome di “Le impronte della Memoria” la incontrate in via Benucci, dov’era situato l’antico abbeveratorio sulla strada di accesso al paese. L’area e le murature esistenti sono state recuperate per realizzare questa fontana, opera del mosaicista ravennate Marco Bravura.

Non è da escludere la visita della Chiesa Collegiata e la chiesa di San Francesco della Rosa oltre al Convento di San Girolamo e dei Frati Capuccini.

 

“Eventi e Fiere a Sant’Agata Feltria”

 

Di particolare importanza è la ” Fiera del Tartufo Bianco Pregiato” manifestazione a carattere nazionale che si tiene annualmente nelle domeniche di ottobre. Durante questa manifestazione, divenuta una delle più visitate e importanti del settore in Italia, il tartufo bianco, prodotto caratteristico di questa zona appenninica , viene esposto, celebrato, valutato, venduto, cucinato e  degustato in tutti i modi. E al tartufo fanno corona altri tesori dell’Appennino, funghi, miele, castagne, piante officinali, prodotti del bosco della pastorizia e dell’agricoltura. La manifestazione santagatese non è soltanto la più ghiotta occasione per assaporare e gustare piatti a base di tartufo e funghi, ma anche un grande appuntamento per gli amanti dell’artigianato, dell’antiquariato e delle tante iniziative collaterali che per l’occasione vengono allestite.

A novembre, da qualche anno, a Sant’Agata Feltria  si può degustare il formaggio stagionato: nei tre mesi di stagionatura il formaggio subisce delle trasformazioni strutturali e microbiologiche dovute ad una rifermentazione che avviene all’interno della fossa, in condizioni di umidità e temperatura ideali perché il prodotto acquisti sapore ed aroma attraverso la maturazione caratterizzata da processi chimico enzimatici. Dopo 90/100 giorni le fosse vengono riaperte e dai sacchi di tela si estrae un prodotto dalle caratteristiche forme irregolari, privo di crosta, dalla pasta di consistenza dura o semidura, di colore giallo-paglierino. Questo è il formaggio di fossa dal sapore accentuato, leggermente piccante e dall’inconfondibile aroma.

Un evento ogni mese fino ad arrivare al Natale; il paese di Sant’Agata Feltria si trasforma nel “Paese del Natale” l’ultima domenica di novembre e durante tutti i giorni festivi che precedono il Natale, esattamente il 26 novembre e 3-8-10-17 dicembre. Nei vicoli di questo paese medievale è possibile rivivere l’atmosfera dei paesi nordici, attraverso musiche di zampogne, casa di Babbo Natale, elfi, slitte, renne e altre sorprese. Per l’occasione i ristoranti locali offrono uno speciale menu con “I Piatti dell’Avvento” Nel centro storico, tradizionale mercatino natalizio con vendita di prodotti tipici, addobbi e statuine della scuola napoletana e siciliana, arricchito da eventi culturali: una manifestazione tutta incentrata sulle suggestioni della tradizione natalizia.