Tradizioni di Romagna, il “Savor”
Il Savor in dialetto chiamanto anche “savôr”, è una marmellata ottenuta dal mosto d’uva con l’aggiunta di frutta che un tempo di aveva a disposizione.
Un tempo veniva consumato dopo il pranzo e maggiormente nei periodo invernali per ricavare le forze per il lavoro.
E’ un dolce “povero” che si ottiene, dopo lunga bollitura, facendo cuocere nel mosto d’uva nera un’insieme di frutti autunnali conosciuti come tradizionali frutti autunnali, come frutta secca, polpa di zucca,scorze di arancio e limone. .
Il Savor è ottimo per accompagnare il Formaggio di Fossa di Sogliano e altrettanto buono per dolci, arrosti o bolliti
Nelle case contadine, specie a Montegelli, il Savor veniva conservato in piccole damigiane dal largo collo e serviva come energetico companatico da consumare durante l’inverno.
L’avete già assaggiato qua in Romagna e volete riproporlo a casa vostra?
Qui sotto trovate la ricetta!
Occorrono 8 litri di mosto d’uva, preferibilmente sangiovese. Portatelo a bollore fino a che non sia ben denso e ne siano rimasti circa 2 litri. In questo concentrato zuccherino si mettono a bollire 2,5 Kg. di frutta autunnale, pere, mele, mele cotogne sbucciate e tagliate a dadi piuttosto grossi, fichi, gherigli di noci e gherigli di mandorle sbucciati, scorza di limone non trattato, poca cannella. Quindi si procede come per una normale marmellata. Quando il savor avrà raggiunto la consistenza desiderata si mette, ancora bollente, in vasi dalla chiusura ermetica e si conserva.