Tradizioni in spiaggia… com’è cambiato il costume da bagno?

Siamo in Romagna e il costume è senz’altro uno degli elementi che nelle nostre spiagge vediamo in molteplici colori e modelli…

Ma com’è cambiato nel tempo?

Il costume da bagno nasce in epoca romana. A testimoniarlo un mosaico che rappresentava diverse immagini di donne mentre giocano in costume a due pezzi.

Nel 1800 fino ai primi anni del ‘900 il costume a due pezzi purtroppo verrà surclassato dall’abito da bagno femminile, composto da una gonna lunga fatta di un tessuto pesante e, addirittura, con dei piccoli pesi sui bordi in modo che non si alzasse. Tutto ciò per permettere alle donne di immergersi in acqua senza rendere tutto trasparente.

L’evoluzione dell’abito da bagno femminile sarà un pantaloncino corto al ginocchio con tanto di calzettoni e maglietta a maniche corte per le donne mentre gli uomini indossavano un unico pezzo con maniche corte e pantaloni al ginocchio.

Il costume da bagno inizia a rivoluzionarsi intorno agli anni ’20 grazie alla moda di Hollywood che ha reso i costumi molto più comodi; i pantaloni si accorciano e le maniche corte diventano larghe bretelle. Il costume continua a essere un unico pezzo fino agli anni Trenta, quando arrivano scollature più generose e la canotta e i pantaloncini si dividono, lasciando intravedere solamente un sottile lembo di pelle a livello della pancia.
Gli uomini più fortunati cominciano a indossare solo lo slip, ma a vita alta e non sgambato.

Il così tanto atteso bikini spopolerà nel 1946 dalla geniale matita di tale Louis Reard. Negli anni ’90 esplode la moda di Baywatch e di conseguenza non possiamo che ricordare il famosissimo costume intero rosso sgambatissimo. Dal 2000 ad oggi sono nati tantissimi nuovi modelli di costumi da bagno: trikini, monokini, tankini.

Quale saranno le nuove invenzioni?